Situata alle porte di Susa, a circa un chilometro e mezzo dal centro del paese e di comodo accesso all’ingresso/uscita dell’autostrada A32 Torino-Bardonecchia. Il quartiere residenziale è attraversato da un vicolo cieco, garantendo un limitato transito di veicoli riconducibili prevalentemente agli abitanti del vicinato. Il terreno della proprietà si estende con forma rettangolare per una superficie di 2.000 metri quadrati circa, gran parte ad uso prato, piantumato da alberi a grosso fusto, mentre una striscia pavimentata da auto bloccanti collega la cancellata pedonale e carraia agli accessi della villa. La posizione rialzata posta al centro dell’area esterna di pertinenza permette al fabbricato di ricevere una buona luce naturale all’interno dei vani abitativi, anche durante il periodo invernale. La realizzazione finale vede la sua definizione in due tempi diversi: il piano terra e l’interrato sono stati completati con armatura in cemento armato nel 2001, sui quali gravitava al piano superiore una struttura prefabbricata in stile chalet in legno. Successivamente, nel 2014 quest’ultima parte è stata rimossa per dare posto al piano abitativo ed il sottotetto mansardato soprastante con una nuova costruzione in muratura, ponendo particolare cura ed attenzione all'aspetto del risparmio energetico. I muri perimetrali sono formati da una doppia fila di mattoni forati in poroton interposti da uno strato di isolante termo acustico. I serramenti esterni sono dotati di telaio in pvc e vetrocamera con tripli vetri. Nel 2020 è stato tolto il bombolone a Gpl per allacciare la caldaia a condensazione (posta in apposita centrale termica sulla parte esterna della casa) alla rete di distribuzione del gas metano; l’impianto del riscaldamento è stato congeniato con serpentine riscaldabili sotto pavimento presenti in tutti gli ambienti dei due piani. I pannelli solari sono collegati con l’accumulatore dell’acqua potabile posto in cantina che contribuisce alla produzione dell’acqua calda. Il tetto a doppia falda è contraddistinto dalla base con travi lamellari, uno strato di pannelli coibentanti ed isolanti, guaina impermeabilizzante e copertura esterna con tegole in cemento. In attesa dell’approvazione formale del Consiglio e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per l’entrata in vigore della (Energy performance of building directive, Epbd), questo immobile pone un’attenzione particolare in veste di investimento sul lungo termine di durata. La direttiva al momento non prevede sanzioni particolari per coloro che non adeguano i loro immobili ai nuovi standard entro i tempi stabiliti, ma già da ora sono reali le possibili ripercussioni sui costi da dover affrontare entro il 2050 per poter eseguire lavori di adeguamento energetico, oltre alla perdita automatica di valore degli immobili non conformi alle normative. Per queste ragioni avere un immobile certificato in classe energetica “B” è già stesso sinonimo di qualità e di risparmio energetico riguardo ai consumi e ai costi inerenti all’uso e al mantenimento del bene, oltre ai costi ai quali la casa difficilmente correrà il rischio di dover far fronte nei prossimi 25 anni, secondo tale direttiva europea.